Index: incubator/apertium-srd-ita/evaluacion/corriere160505.txt =================================================================== --- incubator/apertium-srd-ita/evaluacion/corriere160505.txt (revision 68237) +++ incubator/apertium-srd-ita/evaluacion/corriere160505.txt (nonexistent) @@ -1,7 +0,0 @@ -Angela Merkel incontra Matteo Renzi «No nazionalismi, Shengen va difeso» -di Marco Galluzzo -Matteo Renzi: «L’Europa ha di fronte il rischio della sindrome dei Maya, espressione che Angela ha citato per la prima volta con me ad una cena l’anno scorso a Milano, per l’Expo e che io condivido pienamente. Bisogna recuperare lo spirito di Altiero Spinelli». Angela Merkel: «Sono d’accordo con Matteo, l’Europa si trova in posizione molto fragile, ma dobbiamo gestire insieme il futuro, sono contenta che l’anno prossimo l’Italia abbia presidenza G7. L’Europa deve dimostrare che è una forza valida nel mondo, abbiamo fatto molti progressi nel difendere la nostra valuta, dobbiamo difendere le nostre frontiere esterne senza cadere nel nazionalismo, senza perdere la libertà di circolazione, una sfida che riguarda tutti e il futuro della Ue». -«Bilaterale a Maranello» -Al termine della colazione di lavoro fra i due capi di governo, a Palazzo Chigi, Renzi e la Merkel condividono un punto su tutti: la Ue si trova ad un bivio, ad un punto di svolta, bisogna ridefinire il suo futuro attraverso una programmazione che finora non c’è stata. La Cancelliera ripete più volte di essere d’accordo con Roma sul metodo, sulla necessità di un approccio comune a molti dossier, a cominciare da quello dei migranti: «Abbiamo parlato intensamente della rotta libica, delle missioni europee in corso, quello delle migrazioni e delle frontiere è un problema di tutti, abbiamo posizioni diverse su come finanziare un programma omogeneo sulle migrazioni, ma siamo d’accordo su molte delle proposte dell’Italia, i confini di tutti sono confini europei». La differenza di visione sui finanziamenti ad un programma comune sui migranti viene sottolineata anche da Renzi, ma in qualche modo declassata a questione marginale: «Noi siamo favorevoli agli eurobond, loro no, ma l’importante è avere un obiettivo comune». Poi, i due leader annunciano che il vertice bilaterale tra Germania e Italia, che l’anno scorso non si è tenuto, quest’anno si terrà a Maranello, nel luogo simbolo dell’importanza di scommettere sull’automotive e sull’innovazione. -«Austriaci anacronistici» -Poi si scende nel dettaglio della polemica fra Austria e Italia sul Brennero: «Angela conosce quanto noi, persino meglio di noi, perché lì fa le vacanze, il Sud Tirolo, è una zona che si sente profondamente europea, ma quella posizione è sbagliata, contro la logica e contro la storia - dice Renzi -. Credo che sia un dovere di tutti che la scommessa sull’immigrazione funzioni, dunque siamo impegnati perché funzioni l’accordo con la Turchia, anzi che sia implementato e incoraggiato, c’è una forte convergenza con la Germania perché l’approccio sia carico di rapporti umani e nel contempo capace di offrire una proposta politica europea, seria, di lungo periodo e credibile. Sull’Austria abbiamo esternato il nostro netto dissenso e anche la nostra opposizione verso alcune posizioni fuori dalla storia, anacronistiche e sbagliate sul Brennero dei nostri amici austriaci e soprattutto conseguenti a una situazione in cui non c’è un’emergenza». Una posizione in apparenza condivisa dalla Cancelliera: «Serve lealtà, le frontiere non si chiudono». Index: incubator/apertium-srd-ita/evaluacion/corriere160505.ita.txt =================================================================== --- incubator/apertium-srd-ita/evaluacion/corriere160505.ita.txt (nonexistent) +++ incubator/apertium-srd-ita/evaluacion/corriere160505.ita.txt (revision 68239) @@ -0,0 +1,7 @@ +Angela Merkel incontra Matteo Renzi «No nazionalismi, Shengen va difeso» +di Marco Galluzzo +Matteo Renzi: «L’Europa ha di fronte il rischio della sindrome dei Maya, espressione che Angela ha citato per la prima volta con me ad una cena l’anno scorso a Milano, per l’Expo e che io condivido pienamente. Bisogna recuperare lo spirito di Altiero Spinelli». Angela Merkel: «Sono d’accordo con Matteo, l’Europa si trova in posizione molto fragile, ma dobbiamo gestire insieme il futuro, sono contenta che l’anno prossimo l’Italia abbia presidenza G7. L’Europa deve dimostrare che è una forza valida nel mondo, abbiamo fatto molti progressi nel difendere la nostra valuta, dobbiamo difendere le nostre frontiere esterne senza cadere nel nazionalismo, senza perdere la libertà di circolazione, una sfida che riguarda tutti e il futuro della Ue». +«Bilaterale a Maranello» +Al termine della colazione di lavoro fra i due capi di governo, a Palazzo Chigi, Renzi e la Merkel condividono un punto su tutti: la Ue si trova ad un bivio, ad un punto di svolta, bisogna ridefinire il suo futuro attraverso una programmazione che finora non c’è stata. La Cancelliera ripete più volte di essere d’accordo con Roma sul metodo, sulla necessità di un approccio comune a molti dossier, a cominciare da quello dei migranti: «Abbiamo parlato intensamente della rotta libica, delle missioni europee in corso, quello delle migrazioni e delle frontiere è un problema di tutti, abbiamo posizioni diverse su come finanziare un programma omogeneo sulle migrazioni, ma siamo d’accordo su molte delle proposte dell’Italia, i confini di tutti sono confini europei». La differenza di visione sui finanziamenti ad un programma comune sui migranti viene sottolineata anche da Renzi, ma in qualche modo declassata a questione marginale: «Noi siamo favorevoli agli eurobond, loro no, ma l’importante è avere un obiettivo comune». Poi, i due leader annunciano che il vertice bilaterale tra Germania e Italia, che l’anno scorso non si è tenuto, quest’anno si terrà a Maranello, nel luogo simbolo dell’importanza di scommettere sull’automotive e sull’innovazione. +«Austriaci anacronistici» +Poi si scende nel dettaglio della polemica fra Austria e Italia sul Brennero: «Angela conosce quanto noi, persino meglio di noi, perché lì fa le vacanze, il Sud Tirolo, è una zona che si sente profondamente europea, ma quella posizione è sbagliata, contro la logica e contro la storia - dice Renzi -. Credo che sia un dovere di tutti che la scommessa sull’immigrazione funzioni, dunque siamo impegnati perché funzioni l’accordo con la Turchia, anzi che sia implementato e incoraggiato, c’è una forte convergenza con la Germania perché l’approccio sia carico di rapporti umani e nel contempo capace di offrire una proposta politica europea, seria, di lungo periodo e credibile. Sull’Austria abbiamo esternato il nostro netto dissenso e anche la nostra opposizione verso alcune posizioni fuori dalla storia, anacronistiche e sbagliate sul Brennero dei nostri amici austriaci e soprattutto conseguenti a una situazione in cui non c’è un’emergenza». Una posizione in apparenza condivisa dalla Cancelliera: «Serve lealtà, le frontiere non si chiudono».